La Torre di Santa Maria
La prima notizia che abbiamo della Torre di Santa Maria è del 1379, in riferimento alla costruzione delle porte della torre, che apparteneva alla quarta cinta di mura che proteggevano la città di Udine. La torre, con tanto di ponte levatoio, aveva allora una funzione di baluardo. In città restano tracce o notizie di cinque cerchie di mura che hanno protetto il centro storico nel corso della sua storia dopo il terrapieno del castelliere (età del bronzo).
La quarta cinta muraria si aggiunse sui lati nord-ovest e sud (a tratti e in anni diversi), racchiudendo i borghi Superiore, Cascanan, Poscolle e Grazzano.
Di questi tratti sopravvive la porta (o torre) di S. Maria (o Torre dei Torriani), inglobata in un palazzo signorile posteriore con un muro di definizione del compendio, su via dei Torriani, coronato da una merlatura con in sommità un ritmo costante di sfere di pietra.
La Torre, adibita inizialmente a funzioni difensive e di collegamento fra esterno e interno della città, divenne in seguito abitazione privata, ceduta dal Comune in affitto a privati cittadini, e quindi, più recentemente, negozio, bottega d’arte, nonché, negli anni ’80, “Museo della città”.
L’edificio fu poi oggetto di restauro su progetto dell’arch. Aldo Bernardis; successivamente lo stabile venne chiuso al pubblico
Nel 2017 Confindustria Udine, proprietaria del compendio, avvia l’ ambizioso progetto di restauro conservativo e ampliamento della Torre di Santa Maria, a cura di Alessandro Verona Studio.
I lavori, conclusi nel 2022, restituiscono alla città ed al territorio “la Vetrina dell’ingegno” il nuovo complesso espositivo, didattico e formativo.